martedì 18 ottobre 2011

Cardinali e cortigiane

Inizio: 15 agosto 2011
Fine: 9 ottobre 2011

Davvero bello questo libro. Lo consiglio vivamente. Ripercorre la storia del clero attraverso la figura di cardinali, vescovi e papi corrotti. Si perché le cortigiane non erano donne qualunque, non erano prostitute da poco, ma donne intellettuali che svendevano il loro corpo solo a chi poteva offrire molto danaro in cambio. E chi se non il panciuto clero, tanto ricco quanto corrotto? Leggendo queste pagine si riscopre una realtà tanto ipocrita quanto da commiserare: uomini facoltosi che come aspirazione non hanno certo la benevolenze di Dio, quanto l’arricchimento personale e il divertimento senza freni. Siamo anche in un contesto storico (medioevo ed oltre) nel quale solo il primogenito ereditava il titolo nobiliare o i beni della famiglia, mentre gli altri, arrivati secondi o terzi, erano spinti quasi senza alternative alla carriera ecclesiastica. Non generalizziamo, sicuramente vi sono stati uomini pii e timorati di Dio, ma i cardinali citati in questo libro sicuramente non rientrano in questa categoria. Interessante è anche la vita di queste cosiddette cortigiane, spesso spinte dalle vicissitudini della vita a crearsi un personaggio tanto sensuale quanto raffinato (per l’epoca) da riuscire ad insinuarsi nelle corti, nei palazzi, a creare circoli letterari e delle arti in genere che spesso sono stati fondamentali per la crescita di numerosi artisti. In un certo qual modo hanno creato un fenomeno sociale, generalmente riconosciuto,  che ha permesso all’arte di fiorire all’interno di diversi salotti. Il libro non contiene giudizi morali o etici, mette semplicemente a nudo una realtà storica tale e quale come essa è. Nemmeno io mi sento di giudicare cardinali e cortigiane. Soprattutto considerando che tra me e loro ci sono qualcosa come 800/600 anni di evoluzione dell’etica, della morale e dei diritti. Forse per quelle persone la vita non avrebbe potuto essere diversa, forse proprio non v’erano i mezzi per opporsi ad una logica sociale rodata ed immutevole. Tuttavia non mancano figure la cui cattiveria e disumanità provocano lo sdegno del lettore, i più, però rientrano in un meccanismo che noi oggi potremmo definire di corruzione ed immoralità che, allora, era la norma.