giovedì 24 ottobre 2013

Assassin's Creed - Rinascimento

Inizio: 21 ottobre 2013
Fine: 23 ottobre 2013

Spesso da romanzi o storie vere sono tratti interessanti videogames; questa volta è stato fatto il contrario. Oliver Bowden, alias Anton Gill (esperto in storia del Rinascimento italiano) ha scritto una versione romanzata basata sul famosissimo videogames Assassin’s Creed. Nulla di più inconsistente! Mi spiego meglio: un videogioco ha una trama, uno scopo, un racconto che fa da filo rosso, ma fondamentalmente è legato ad una cosa sola: superare i vari livelli. Non esiste una strada alternativa: se non uccidi loro, loro uccideranno te … e game over, si ricomincia da dove hai salvato l’ultima volta. Un libro è una cosa decisamente molto più complessa, e ahimè, Gill ha toppato in pieno. Affascinata da sempre da giochi come Assassin’s Creed ho fatto l’errore di aspettarmi troppo da questo libro; sicuramente tutta la ricostruzione storica e la trama in sé sono apprezzabili, ma punto. Non c’è altro. È irritabilmente inverosimile che Ezio Auditore non commetta mai un errore, sempre tutto liscio come l’olio (per forza, se no ogni tre pagine ci sarebbe scritto game over). Ma andiamo con  ordine…

Firenze. Anno del Signore 1476. La vita del giovane Ezio Auditore sta per cambiare drasticamente. Figlio di mezzo di un ricco banchiere fiorentino, Ezio passa le sue giornate dando la caccia a Vieri de Pazzi, con il quale ha una rivalità in amore ed anche in politica. Sotto lo sguardo vigile di Federico, il fratello maggiore, esce indenne dall'ennesima zuffa. L’inimicizia tra i Pazzi e gli Auditore è cosa nota, ma Vieri, Jacopo e Francesco non sono che pedine su una scacchiera molto più grande. La famiglia Auditore (e soprattutto il padre Giovanni) rappresenta una minaccia per il cardinale Rodrigo Borgia e per tutto ciò che gli nasconde. Con l’improvvisa partenza di Lorenzo de Medici (protettore degli Auditore) la situazione precipita e gli Auditore vengono prelevati da casa loro, trascinati in un finto processo e condannati a morte davanti agli occhi di Ezio (unico maschio salvatosi) e di tutta Firenze. Con l’aiuto di Leonardo (si si il Da vinci!!) costruisce alcune strane armi rinvenute in una vecchia cassa del padre assieme ad uno strano codice, che sembra interessare molto il genio fiorentino. Armato e reso invisibile ai più, comincia così la fuga di Ezio e la sua vendetta contro coloro che sono stati artefici dell’esecuzione della sua famiglia. Dopo aver portato la sorella e la madre da Mario, lo zio paterno, si addestra con lui imparando a destreggiarsi con le armi. Ezio crede di vendicarsi delle ingiustizie subite, ma ben presto si renderà conto che in realtà ciò che lo aspetta è legato ad un progetto molto più grande: egli è un Assassino, come sue padre e come lo zio, e dovrà combattere contro i Templari, capitanati dal perfido cardinale Rodrigo Borgia. Alla politica di Firenze, alla lotto tra banchieri e mercanti si aggiunge una ragione oscura e potente che ha messo mano alla morte dei suoi famigliari. Qualcosa per la quale Ezio dovrà sacrificare la propria vita, un Credo al quale votarsi senza riserve. Al fianco dello zio, e di altri in seguito, l’Assassino uccide uno dopo l’altro tutti coloro che egli ha dichiarato nemici del padre e traditori. Non solo a Firenze, Monteriggioni e San Gimignano, ma anche a Venezia, dove ritrova l’amico Leonardo, il quale, sempre disponibile a sbirciare sulle carte del Codice, lo aiuta a costruire nuove armi e a comprendere il messaggio segreto celato nelle pagine del Codice. Ezio trova sulla sua strada nuovi amici come Antonio, Teodora, un giovanissimo Machiavelli e la bella quanto impetuosa Caterina Sforza. Ma proprio quando Ezio crede di essere entrato in possesso di uno dei meccanismi che servono ad aprire la camera segreta celata dal Codice, il prezioso tesoro viene nuovamente sottratto ed Ezio deve tornare nella sua Firenze per recuperarla. La mela è nelle mani di Savonarola, che comanda indisturbato Firenze dalla morte di Lorenzo e dalla fuga del figlio Piero, osteggiando apertamente il nuovo papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia). Ma Savonarola non è un templare, sottovaluta l’oggetto e lo utilizza solo per terrorizzare con le sue previsioni apocalittiche i fiorentini. Alessandro VI, già in possesso dell’altra chiave, invece, vuole entrarne in possesso per poter accedere al potere della Camera. Impossessatosi nuovamente della Mela, Ezio parte per l’ultimo scontro, quello in Vaticano con il Maestro dei Templari in persona. Ma cosa cela veramente quella camera? Quale sarà l’epilogo di tutta la storia?


Non vi racconto tutto perché rovinerei la festa sia i lettori che a chiunque voglia giocare ad Assassin’s Creed. Intendiamoci, è un libro piacevole da leggere, anche se il finale è assurdo (davvero assurdo) ma decisamente non lo definirei bello… più che altro scorrevole. Si fa leggere in un pomeriggio, senza troppe pretese e sicuramente il videogioco è molto più entusiasmante. Non so ancora se leggerò il seguito, ma in ogni caso non credo che il risultato sarà diverso…