lunedì 16 dicembre 2013

Adiòs muchachos!

Inizio: 13 dicembre 2013
Fine: 16 dicembre 2013

Proprio quel che non ti aspetti. Alla fine questo piccolo libricino mi ha stupito.

Alicia è una giovane cubana con un sogno, poco romantico e molto concreto: adescare uno straniero miliardario e sposarlo. Se poi è piacente tanto meglio. Di questo necessità ha fatto virtù, o vizio sarebbe meglio dire. Con la complicità di sua madre Marguerita, ha organizzato uno stratagemma invidiabile: succintamente vestita (ma non volgarmente), pedalando in modo vigoroso e sensuale una bicicletta, attira l’attenzione del pollo di turno ed al momento opportuno sfila un pedale fingendo una proverbiale caduta. Recitazione degna di un’attrice. Seguono le immediate ed attese attenzioni dell’ignaro adescato che si offre di accompagnare a casa la provocante studentessa, casa nella quale gli viene casualmente offerto di rimanere a cena per assaggiare la stupefacente cucina di Marguerita e … godere delle attenzioni di Alicia. Non si accettano soldi, perché sia chiaro che Alicia è una bravissima ragazza e non una prostituta! Non sia mai! Cosa pensa questa gente? Di pagarla come se fosse una professionista? Sarà una ragazza con scarsi mezzi, ma insomma, ha la sua dignità!!! E anche qui, meriterebbe l’Oscar. Il risultato è che quasi tutti le offrono regali e qualcuno le propone persino il matrimonio; Alicia, però, aspetta l’affare del secolo. Victor King, collaboratore di una multinazionale, si trova a Cuba assieme al suo capo Hendryck (Rieks) Groote, proprietario della Groote Inc ed ad un altro socio Jan Van Dongen. Il siparietto di Alicia ottiene l’effetto desiderato su Victor, il quale, dopo una notte appassionata, offre alla ragazza un lavoro strapagato a tempo pieno: lei adescherà persone segnalate da sua moglie Elizabeth e le porterà lì dove metterà in scena il suo show a beneficio dei coniugi che assisteranno indisturbati da dietro uno specchio. Alicia accetta, inconsapevole del fatto che Victor le sta propinando una serie di clamorose bugie, a parte lo scopo del lavoro. Lui non ha una moglie, tanto per cominciare, non si chiama Victor King ma Henry Moore e non ha la fedina penale pulita. Elizabeth invece “esiste” davvero, peccato che non sia una donna, ma un transgender, ovvero Rieks Groote. Non ci sarebbe necessità di svelare tutte queste informazioni, se non fosse che una sera, dopo l’ennesimo show di Alicia, in un momento di relax, Elizabeth, visibilmente sbronza, scivolando su un’oliva, cadendo rovinosamente a terra davanti agli occhi impietriti di Victor, muore sul colpo. Qui inizia la parte decisamente più avvincente e bella del romanzo. Bisogna assolutamente architettare un piano. Davanti allo sbigottimenti sempre più crescente di Alicia, Victor racconta tutto per filo e per segno, compreso il fatto che se non si trova un’alternativa, lui potrà dire addio al suo lavoro e di conseguenza lei al suo. Decidono dunque di inscenare un finto sequestro con tanto di percosse a Victor e richiesta di tre milioni di dollari di riscatto. Ognuno avrà la propria parte, meticolosamente studiata ed una volta inscenato il tutto, mentre la ragazza torna a casa, Victor (ferito e stordito) si fa accompagnare a casa di Van Dongen per recitare l’atto iniziale della farsa. Lavorando all'interno dell’azienda, saprà sempre i movimenti e le decisioni degli altri e non gli sarà difficile manovrare la consegna del riscatto, che ovviamente riscuoterà la sua complice. Almeno in teoria, perché i colpi di scena da qui alla fine, davvero non si risparmiano.


Per le prime 80 pagine mi sono chiesta che storia Chevarrìa mi volesse raccontare, va bene che la vita di Alicia era già di per sé una buona base, ma sinceramente ci sarei rimasta molto male se fosse stato tutto lì. Nonostante un linguaggio scorrevole e mai volgare, la descrizione (alle volte troppo dettagliata) delle prodezze della cubana cominciava a darmi noia. E sono stata piacevolmente sorpresa quando la storia, dopo l’adescamento di Victor, fa un brusco cambiamento di genere… passando al romanzo giallo. Una svolta che non ti aspetti e che rende assolutamente geniale questo libricino, accattivando il lettore fino all'ultima pagina. 

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