martedì 26 agosto 2014

Una coppia perfetta - I racconti di Hap e Leonard

Inizio: 11 luglio 2014
Fine: 26 agosto 2014

Premessa: le avventure di Hap Collins e Leonard Pine non cominciano con questo libro, lo dico per chi volesse leggerle dall’inizio, come Lansdale le ha scritte. Come io mi sia imbattuta in questo libro e perché l’abbia letto, invece, potete scoprirlo leggendo qui.

Hap e Leonard sono davvero una bella coppia, due detective che non ti aspetti, che peggio assortiti di così non si potrebbe davvero.  La coppia perfetta. Uno (Hap) bianco, calmo, con un debole per le belle donne, una mira perfetta e una splendida rossa di nome Brett al suo fianco; l’altro (Leo) nero, omosessuale, nervoso (molto nervoso), con metodi spicci e poco amichevoli, soprattutto se ha finito i suoi wafer alla vaniglia. Questo libricino di poco meno di duecento pagine contiene tre racconti: le Iene, Veil in vista e Una mira perfetta. Sono spassosi, niente da dire, anche se non sono esattamente il mio genere. Il noir non mi appassiona particolarmente: atmosfere urbane e suburbane, sempre in viaggio nella criminalità al limite della legalità, vocabolario colorito (consono all’ambiente), pistole e droga, rappresentano un mondo fumoso che mi disorienta e non mi fa godere appieno della lettura. In fin dei conti, però, il mio giudizio è positivo: si fa leggere, scorre veloce, in alcune parti è anche divertente, quindi forse (e dico forse) leggerò qualche loro altra avventura. Non voglio recensire questi tre racconti, sono talmente brevi che diventerebbe assurdo, ma voglio darvi un’idea di quello cui vi troverete di fronte.

Le Iene si apre con Leo, circondato dalla polizia, che ha fatto a botte con dei tizi: uno è addirittura rimasto incastrato nella parete di compensato del bar, dopo che Pine gliel’ha fatta sfondare con la testa. Leo non ha gradito che gli avessero dato della “checca”, dopo che ci aveva spassionatamente provato con uno dei tre. Kelly Smith (quello volato oltre il bancone) però, chiarito tutto al commissariato, decide di assumere Hap e Leonard perché è convinto che il fratello, Donny, si sia cacciando in guai seri. Roba da matti, ore prima si menano e poi eccolo lì, fresco fresco a chiedere la collaborazione di quello al quale voleva dare una lezione. Eppure nel suo racconto e nella sua preoccupazione non c’è traccia di farsa o menzogna: il fratellino è davvero nei guai e bisognerà dissuaderlo con metodi efficaci (non necessariamente ortodossi).  

Veil in vista è il più corto dei tre racconti, ma sicuramente il più spassoso. Vista la non convenzionalità delle indagini di Hap e Leonard, vista la loro tendenza a risolvere le cose senza porsi troppe domande sulle conseguenze delle loro azioni, sempre spalleggiandosi a vicenda senza farsi mancare appoggio e solidarietà, vista la natura dei loro interventi e il tipo di clientela che si rivolge a loro, non è così raro che finiscano nei guai. Di solito se la cavano abbastanza bene, uscendo puliti e freschi come panni bianchi appena lavati, ma alcune volte vanno talmente oltre che è quasi impossibile cavarli dai guai. A meno che non ci si metta uno come Veil a difenderti in tribunale.

Una mira perfetta salva il fondoschiena ai due detective proprio quando oramai sembra tutto perduto, e la mira in questione è quella di Hap, proverbiale come il suo amore per le donne (e per Brett). Pine e Collins vengono ingaggiati per dissuadere l’ex marito di Sharon Devon dal molestarla, perseguitandola e intimidendola. Henry non sembra darsi pace che la moglie abbia deciso di levare le tende e mollarlo. E tanto per chiarire il dissenso ha picchiato un amico di lei. Ai due detective Mrs Devon e  il suo avvocato (ed ex marito, pure lui) Givens, piacciono poco. La storia nel complesso sembra reggere, ma è meglio fare qualche indagine in più, giusto per essere certi che le cose stiano effettivamente così. Così, mentre Leo passa le sue giornate insieme a Sharon per proteggerla dentro casa, Hap si mette sulle tracce di Henry per farsi un’idea dell’uomo e vedere come intercettarlo prima che compia la prossima mossa. Durante un appostamento davanti a casa di Henry però, Hap sente chiaramente un colpo di pistola e, una volta entrato, trova il cadavere dell’uomo. Esattamente mentre arriva la polizia a sirene spiegate (chi l’ha chiamata?). Qualcuno sta cercando di incastrare Hap, ma Leo conferma che Sharon non si è mossa di casa. Sharon, da parte sua, denuncia i due detective incolpandoli dell’omicidio dell’ex marito. La strada che porta alla verità è abbastanza contorta ed insidiosa, ma se non fosse così, Hap e Leonard non si divertirebbero tanto a fare il lavoro che fanno.


Ho scoperto che questo autore si è cimentato in molti generi (compreso l’horror) ed è considerato l’unico vero scrittore pulp oggi esistente. Il mio incontro con Lansdale è stato casuale ed involontario ed è andato decisamente bene, considerato che non sono una fan del noir. Vi consiglio questo libro, vi consiglio le avventure di Hap e Leonard in generale. Nella mia testa hanno preso forma di un telefilm degli anni ottanta…

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