venerdì 10 maggio 2013

Le catene di Eymerich


Inizio: 30 aprile 2013
Fine: 1 maggio 2013

Secondo capitolo dell’inquisitore Eymerich. Wow, Evangelisti, mi hai stupito ancora. Quando penso che quest autore l’ho scoperto per caso prendendo un libro da portare in vacanza, solo perché mi attirava la copertina… mi chiedo come possa essermi sfuggito per così tanto tempo. Cosa mi sono persa!!! Ok, niente fusione con il mondo di Star Trek questa volta, ma comunque un libro appassionante. 

Presente. Età contemporanea. Hoomer Loomis sta assistendo in un laboratorio ad un interrogatorio psichiatrico. Un monaco sotto apparente ipnosi racconta di essere nato nel 1318 a Valladolid. Com’è possibile? E chi è quell’uomo steso e legato ad un lettino al di la del vetro? Nel frattempo in Guatemala il sergente Da Costa sta per ritirare in una clinica molto particolare, un carico prezioso per Loomis. Fare affari con il dottor Mureles è sempre un piacere. Tutti si muovono sotto un’organizzazione chiamata RACHE. Compresi Dollmann e Trifa che sembrano essere legati al lavoro del dottor Mureles. In cosa consta questo lavoro? Traffico di organi umani. E traffico di esseri umani. Un traffico che costerà la vita alla bella Chantal Delmas, giornalista francese, in missione in Romania. Chi è Ian Remesul? Cosa si nasconde dietro questo nome che sembra aprire perfino le porte dell’inferno? Perché quello che Chantal ha visto è proprio questo, l’inferno. Un mare di acqua lattiginosa che rigenera i cadaveri, gli organi e qualsiasi cosa vi si immerga. Una diavoleria che rende immortali.

Passato. Albori della seconda guerra mondiale. 1937. Il biologo tedesco Jakob Graf sta per essere ricevuto nientepopodimeno che dal Fuhrer in persona. A destare la sua attenzione un libro del biologo sull’eugenetica. Roba da far rabbrividire. 1945. Graf è di nuovo da Hitler per aggiornarlo, oramai lavora per lui da 8 anni e i suoi progressi sull’eugenetica sono evidenti. Una sostanza in particolare, il colchico, sembra avere poteri miracolosi e raccapriccianti sulla riproduzione dei cromosomi. Lo scopo? Produrre esemplari umani geneticamente migliori. Esseri umani soprannaturalmente forti e senza cervello. Macchine da guerra agli ordini di qualcuno.

Trapassato. Medioevo. Saint Didier. NicolaS Eymerich si sta recando da Papa Urbano V, ancora in esilio ad Avignone. È giunta voce che nella contea di Savoia, Chatillon, si sia insediata una comunità di catari. Secondo il Conte Verde, Amedeo IV di Savoia, sarebbero un piccolo gruppetto sfuggito al rogo di Montsegur. Sembrerebbe impossibile ma la presenza nel palazzo del notaio Berjavel non sembra dare scampo: la situazione allora è grave. La questione è oltremodo delicata per via di alcune forze politiche in campo, da una parte i Savoia, dall’altra Ebail de Challant. Senza contare l’ingombrante presenza del vescovo di Aosta, che con padre Eymerich condivide curiosamente il nome e il cognome. Eymerich parte, scortato, insieme al notaio, padre Jacinto, il boia e i suoi aiutanti. Abituato a lavorare da solo si allontana dal gruppo precedendoli di un paio di giorni, arrivando a Chatillon non senza aver notato creature strane nei boschi circostanti. Nicolas non trova vita facile, ma sufficiente appoggio; un inquisitore in tempi non sospetti che dice di voler scovare dei catari non è sicuramente la migliore delle presentazioni. Tuttavia viene ricevuto e ascoltato. Già dai primi giorni padre Eymerich si rende conto che qualcosa di strano effettivamente sussiste… pur non avendo ancora prove sufficienti per condannare qualcuno. Assolutamente inspiegabili sono poi le strane apparizioni di alcune creature non umane, accolte dallo scherno dei più e rigorosamente sotto la protezione di Semurel, il castellano ospite. Tali creature non sembrano avere un intelletto, tuttavia si muovono normalmente e sembrano avere straordinaria forza. Corpi vuoti, senza anima. Sono riuniti tutti nella foresta, dove viene loro portato del cibo quotidianamente, per volere di Semurel. Vivono nei pressi di una cisterna, dove anni addietro erano stati buttati i cadaveri di coloro che erano morti di malattie contagiose. Sicuramente diabolico, innaturale, ma nulla di cataro. Fino a quando padre Nicolas non comincia a sentire, quasi per caso, strane preghiere, leggermente modificate, in un modo che ricorda molto il rito cataro e, volendo approfondire, decide di seguire una funzione religiosa ed eventualmente di intervenire. Ma il sopralluogo si trasforma in un massacro incontrollato. Cosa è successo ai guerrieri della scorta? Presentano strani sintomi di euforia e totale mancanza di autocontrollo, in più sembrano avere una forza incredibile. I pochi sopravvissuti al massacro vengono condotti al castello per essere interrogati e inquisiti, anche con la tortura se necessario. Nicolas però non sa cosa lo aspetta, altre morti sconvolgono le mura del castello e la pressione politica si fa sempre più forte. Eymerich sa dove andare, grazie ad un medico conoscitore delle spezie, sa cosa ha causato la morte di così tante persone ed ora è convinto che la risposta si trovi nella foresta, vicino alla cisterna. Al suo arrivo però sono tutti morti. Meglio avrebbe fatto a fuggire poiché al suo ritorno a Chatillon viene inquisito egli stesso e condannato a morte. Padre Nicolas viene gettato nella cisterna.

Va be non posso raccontarvi tutto se no che gusto c’è? Devo dire che questo secondo capitolo delle avventure di padre Nicolas mi è piaciuto un po’ meno del primo… forse per il tema. Ho apprezzato i collegamenti storici tra nazismo e sudamerica e centroamerica, luoghi dove effettivamente hanno trovato rifugio moltissimi nazisti, i quali hanno continuato indisturbati i loro abominii. Uno su tutto il Dottor Mengele, l’angelo della morte. Non mi meraviglierei se, quanto raccontato in questo romanzo, si accostasse notevolmente alla realtà. Non è proprio leggero come il primo, affronta un argomento decisamente più pesante. Direi che è quasi angosciante. Una nota di colore, tuttavia, l’ho trovata nel personaggio di Dullis, per l’esattezza il premio Nobel Kary Mullis.

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