lunedì 9 settembre 2013

L'ultima riga delle favole

Inizio: 6 settembre 2013
Fine: 9 settembre 2023

Tomàs è un uomo che non crede più nell’amore già da un pezzo, cerca di attrarre a sé le donne e poi irrimediabilmente fugge. Starnuta ogni volta che l’amore è nell’aria, sembra quasi che vi sia allergico. Disilluso, rassegnato e sconsolato non riesce comunque a resistere ad Arianna, conosciuta durante un conferenza intitolata Il peggiore dei mondi possibili. Ma quando lei lo scarica, dando forfait al loro appuntamento, Tomàs crolla definitivamente. Si rifugia sulla spiaggia, dove per scappare ad un’aggressione (o presunta tale), per poco non affoga e davanti alla morte ecco nuovamente il pensiero di lei, Arianna. Al suo risveglio Tomàs scopre di non essere morto né tantomeno ricoverato all’ospedale, ma finito non si sa come in quello che chiamano le Terme dell’Anima. Stella Maris, l’avvenente ragazza che lo ha accolto, gli spiega che è stato proprio lui ad esprimere il desiderio di essere curato. La sua anima è ridotta in uno stato pietoso e dovrà fare un grande lavoro su se stesso per rimetterla in sesto. Nemmeno l’incontro con il medico, che come tutti pare leggergli nel pensiero e conoscere ogni aspetto della sua vita, calma la sua ansia crescente. Tomàs non crede ad una sola parola di quanto sentito: è convinto di essere stato rapito da una setta di psicopatici, ma per lui non sembra esservi via di scampo. Dovrà lavorare sulla sua capacità di lasciarsi andare ai sentimenti, sulla sua paura di cedere a qualcosa di effimero che lo farà solo soffrire, sulla determinazione necessaria per raggiungere uno scopo e non meno importante, sul suo talento. Sempre più stordito da prove uscite da un libro a metà tra la fiaba e il torneo medievale, Tomàs scopre di non essere il solo in quella gabbia di matti. Ci sono Polvere un uomo di mezza età che vive solo in una baracca sull’oceano riparando tavole da surf e Morena, una diva del cinema strappata alla povertà da un benefattore cieco, l’unica persona di cui lei si sia mai fidata. Entrambi sono stati disillusi dalla vita e dall’amore e sono ridotti in condizioni altrettanto pietose. Tomàs comincia a prendere il suo soggiorno alle terme con filosofia, collaborando e sperando di uscirne sano e salvo il prima possibile. Morena è decisamente un buon sostegno, non proprio sta grande simpatia, ma sicuramente meglio del cinico Polvere, che si è trincerato dietro la non volontà di seguire gli insegnamenti del tempio. Buffe figure sia aggirano per le terme: un’insegnante di ginnastica dalla voce metallica che obbliga Tomàs a correre su un tappeto per lanciare il suo desiderio nell’universo; una massaggiatrice di anime che toccando le tempie stimola visioni della vita di ognuno; Andrea, il Cantastorie androgino a forma di anfora, che rac-canta a ritmo di Bocca di Rosa delle storie per rendere consapevoli Tomàs e gli altri di cosa sia realmente l’amore; Noah, una specie di sacerdote saggio che parla solo ed esclusivamente per frasi fatte e aiuta il protagonista a scoprire quale sia realmente il suo talento. E poi infinite vasche e tisane… vasche per uscire dall’Io ed entrare nel Noi, vasche per affrontare paure che hanno condizionato la vita di Tomas (e degli altri), vasche che mostrano universi paralleli, situazioni diverse a seguito di scelte diverse, vasche ricolme di ricordi dolorosi. Tomàs dovrà nuovamente affrontare la morte della madre e il disinteresse del padre, la sua via da orfano con zia Tristina, la sua paura d’amare arriva da lì. Da ciò che ha amato e ha perso da un giorno all’altro. Tisane che infondono coraggio, altre che infondono il sapere, altre ancora che semplicemente rilassano… una vera e propria spa dell’anima, come d’altronde reca il cartello d’entrata. Ora bisogna vedere se Tomàs riuscirà a portare a termine il suo viaggio… a ricongiungersi ed amare finalmente la sua anima, perché solo attraverso questo potrà arrivare alla sua Anima Gemella (che forse si chiama Arianna).


Non è facile questo viaggio attraverso se stessi e tutti ci sentiamo un po’ Tomàs… vasche a parte ho provato davvero a mettere in pratica ciò che viene consigliato e devo dire che, forse, questo libro è terapeutico. Ad ogni frase senti davvero che qualcosa si scioglie dentro di te. Questo romanzo è una citazione vivente ed alcune frasi lasciano davvero senza parole. E poi, anche se non ho ancora capito come, infonde gioia. Una vera e profonda gioia. Gramellini ha capito come si arriva al cuore delle persone. O per lo meno ha capito perfettamente come arrivare al mio.

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