lunedì 11 marzo 2013

Iacobus


Inizio: 04 marzo 2013
Fine: 11 marzo 2013

Proprio non so resistere al richiamo del medioevo. Se poi, in qualche modo si parla di templari, crociate e quant’altro, allora mi è proprio impossibile. Ho letto quasi tutto di questa autrice spagnola che si cimenta in romanzi storici. Matilde Asensi è quasi sempre una garanzia ed anche questa volta sono rimasta molto soddisfatta. Intrigante ed appassionante, con un ritmo piacevolmente incalzante, la vicenda di Galceran de Born mi è piaciuta molto.

Avignone 1315. Galceran de Born, medico e cavaliere dell’Ordine degli Ospitalieri dell’isola di Rodi, si trova presso un convento mauriziano a Ponç de Riba, in Spagna. Da ormai quasi due anni, si è dedicato a leggere i libri più antichi e preziosi sulla scienza medica e a riprendere le tracce di un bambino, un puer oblatus di nome Garcia, che egli ha soprannominato Jonas. Quando viene convocato in Francia nientepopodimeno da Papa Giovanni XXII, egli pretende ed ottiene che il ragazzo lo segua per poter meglio apprendere la professione del medico ed approfittare del viaggio per vedere luoghi che difficilmente avrebbe modo di vedere. Il Papa, come la storia ci racconta, si è rifugiato con tutto il papato ad Avignone da quando spiacevoli inconvenienti hanno fatto si che il Vaticano Romano non fosse più un posto sicuro. Il Papa ha un grosso problema da risolvere e il Perquisitore è l’unico che possa aiutarlo. Possa poi è un eufemismo, ovviamente la richiesta è imperativa. Dopo che i Templari vennero condannati e molti di loro vennero arsi sui roghi Jacques de Molay, ultimo gran maestro, aveva lanciato dalla sua pira una maledizione, chiamando di lì a un anno davanti al tribunale di Dio le tre persone responsabili della sua morte: Papa Clemente V, il guardasigilli Guglielmo de Nogaret e re Filippo IV. A distanza di un anno i tre erano morti in circostanze che potevano definirsi anomale o quantomeno non prive di dubbio. Spetta a Galceran scoprire se queste tre morti siano o meno da attribuire ai templari rimasti in vita e dispersisi per l’Europa e il Medio oriente decisi a vendicare de Molay. Inoltre a Galceran viene ordinato  di individuare e recuperare l’oro e le ricchezze dei Templari, che sono state ritrovate solo in piccola parte. Egli parte così con il piccolo Jonas alla volta di un viaggio che lo porterà fino a Parigi. Ad ogni tappa, celando la propria identità e usando abilmente il proprio ingegno, comincerà a ricostruire gli ultimi giorni di Clemente V, Guglielmo de Nogaret e  Filippo IV scoprendo che le loro morti, tutt’altro che accidentali, sono da considerarsi tre omicidi ben premeditati. Grazie alla collaborazione della bella e misteriosa Sara, una maga ebrea di Parigi, egli riuscirà a riconoscere gli esecutori materiali dei delitti, due vecchie conoscenze che risalgono a prima della sua investitura di Cavaliere. Evgard e Manrique de Mendoza sono due templari ed egli li conosce molto bene in quanto Manrique specialmente, è il fratello di Isabel suo unico grande amore e madre di Jonas, al quale ella ha dovuto rinunciare chiudendosi in un convento a Burgos a soli quindici anni. Da allora non li ha più rivisti. Evgard è ormai morto ma Manrique si nasconde in Spagna o forse in Portogallo dove Don Dinis ha fatto rifugiare i templari rimasti e chiede insistentemente a Papa Giovanni XXII di istituire un nuovo ordine sotto il quale essi siano riscattati e protetti. Una volta risolto il primo problema però, Galceran viene in possesso di documenti molto importanti per il suo compito: ritrovare l’oro dei Templari. Per far ciò, travestito da nobiluomo in penitenza, dovrà compiere il Cammino di Santiago in compagnia di Jonas, senza destare sospetti e riportare costantemente le sue scoperte al Conte Le Mans, che lo segue a distanza coi suoi uomini. Il nuovo Papa ha fretta di mettere le mani sull’oro. Tuttavia il compito, già non facile, verrà messo a dura prova dalla ricomparsa di Sara sul Cammino, che porterà Galceran a cambiare rotta per inseguire la bella maga, amante di Manrique, diretta a Burgos per raggiungere l’amato templare. Ma seguire e trovare Sara significherà incrociare la strada dei Templari, che oramai sanno che il Perquisitore è sulle loro tracce. E finire direttamente nella bocca del lupo. Galceran dovrà risolvere enigmi e fuggire a chi lo vuole morto; in tutto questo dovrà proteggere suo figlio che solo da poco ha appreso la sua vera origine…

In questo romanzo avvincente e molto accurato nei dettagli storici, la Asensi trasporta il lettore in mezzo ai pellegrini, ai concheiros che viaggiano verso la tomba di Santiago facendolo scorrere sulle pagine velocemente e con una curiosità che aumenta di pagina in pagina.

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