domenica 24 marzo 2013

La rotta dei Libri #1 America Nera

Inauguriamo, su questo blog, un'iniziativa che porto avanti già da qualche mese con alcune amiche. Mi sono però accorta che un mia vicina blogger aveva sviluppato un'idea molto simile, o almeno così mi sembrava. E mi sono fermata. Dopo averne parlato con la dolcissima Cami abbiamo dedotto che le nostre iniziative, all'apparenza simili, sono in realtà abbastanza diverse. Vi segnalo la sua, che si chiama Tre Gradi.  
Adesso vi introduco la mia iniziativa...



La rotta dei libri.

La stragrande maggioranza dei libri può essere inserita in un contesto più ampio che unisca in modo immaginario un punto A ed un punto B, che li renda parte di un percorso di lettura specifico. Si può riconoscere un filo rosso che lega autori e romanzi nello spazio e nel tempo. Un filo diverso a seconda di quello che vogliamo seguire. L'idea è quella di mettere in relazione due o tre romanzi, leggerli uno dopo l'altro, esaminando elementi comuni e differenze. Ovviamente ogni percorso ha un suo senso letterario, socio-culturale, etc.. che viene citato all'inizio del post.

La prima rotta che vi propongo nasce da un interesse personale, nato per caso studiando la storia degli schiavi in America Latina. Intraprendo questo percorso, che parla della radice nera americana, nel Nord, negli sconfinati Stati Uniti. Si parte dalle navi cariche di schiavi di colore in arrivo dall'Africa, si passa attraverso la guerra civile americana e l'apartheid dei neri d'America. Si sofferma sulla figura incredibile di Martin Luther King e decide di virare nella cosiddetta slave literature. 























America Nera: la cultura afroamericana (Fabi M. Giulia)I have a Dream.

L'autobiografia del profeta dell'uguaglianza (King Martin Luther)

Vita di una Ragazza Schiava. Raccontata da lei medesima (Jacobs Harriet)

Penso che questo percorso possa aprire spunti interessanti sia da un punto di vista culturale che storico e permetta di approfondire una piaga sociale, come quella razzista, ancora purtroppo esistente nella nostra società.

Fatemi sapere cosa ne pensate!!!

1 commento:

  1. Già sai cosa penso di questo tuo progetto, ma te lo ripeto: mi piace moltissimo! :)

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