Inizio: 27 febbraio 2013
Fine: 05 marzo 2013
Mah, che dire. Questo libro è un po’
strano, esilarante a tratti, un po’ più noioso in altri. Non ricordo cosa mi
avesse colpito della trama tempo fa, né dove l’avessi letta. Probabilmente la
colpa è di Anobii, tanto per cambiare. David Sedaris è nato in America da
genitori greci, ha una famiglia numerosa e nella sua vita ne ha combinate un po’
di tutti i colori. In questo libro si narrano solo alcuni episodi della sua
vita, alcuni tratti dalla sua infanzia, segnata dalla consapevolezza di essere
negato per l’arte in generale ed essere omosessuale, aldilà di ogni ragionevole dubbio; altri
invece raccontano delle sue esperienze nella grande mela, così diversa dalla
cittadina della North Carolina nella quale è cresciuto. Racconta in modo
esilarante la sua esperienza parigina con il compagno Hugh, i suoi costanti e
pigri tentativi di imparare il francese insieme ad un eterogeneo gruppetto di
alunni provenienti da svariate parti del mondo. Si racconta a noi in modo
diretto ed esplicito, senza filtri, anche quando deve parlarci della sua
esperienza con la droga (risalente alla sua giovinezza), destabilizzando un po’
il lettore proprio per questa sua eccessiva franchezza. Nel complesso è un
libro che si fa leggere senza troppe pretese e senza troppi problemi. Mi resta
sempre il dubbio, però, leggendo cose come questa, che davvero oggi giorno chiunque
abbia la pretesa di avere una vita interessante e abbia all'improvviso l’impellente
necessità di metterla alla mercé di tutti…
Non
capisco… onestamente non lo ricomprerei.
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