venerdì 23 settembre 2011

Cime tempestose

Inizio: 31 gennaio 2011
Fine: 2 febbraio 2011

Per prima cosa desidero ringraziare Francyb78 per avermi rgalato questo libro, che da tempo desideravo leggere.
Una vendetta a lieto fine, il dramma dell’odio, della cattiveria e della stupidità, ma anche la rivincita dell’amore e del buon cuore! Tutto questo è Cime Tempestose e non abbiamo detto poco! Il Signor Lockwood, nuovo inquilino di Trushcross Grange si trova a dover parlare con l’uomo che gliel’ha affittata per dodici mesi: il Signor Heathcliff, misantropo, scorbutico, scontroso proprietario di Wuthering Highs; egli non vicve solo ma con la nuora (altrettanto schiva) Catherine Linton, il nipote Hareton Earnshaw, il vecchio servo Joseph e Zillah, la governante. La famiglia però non è unita, tutt’altro: tra di loro si riservano comportamenti villani e cattiverie senza curarsi dell’ospite (ovviamente sgradito). Il Signor Lockwood si trattiene a W.H. a causa della troppa neve che rende la brughiera e le 4 miglia che lo separano da T.G. impossibili da affrontare. Si ritrova così a dormire in una stanza segreta, chiusa a chiave da molto tempo ed ad avere degli incubi. Chi è Catherine Earnshaw? Perché quell’incubo lo ha fatto sussultare tanto?
Tornato finalmente nella sua tenuta (ovviamente ammalato) è costretto ad una lunga degenza a letto durante la quale prega la governante, la signora Ellen Dean di raccontargli di quelle tre persone viste a W.H. La storia è molto lunga e comincia da quando il signor Earnshaw (padre di Catherine e di Hindley, a sua volta padre di Heraton) di ritorno da Liverpool porta con sé un orfanello trovato in città: Heathcliff. La sua condizione di passata sofferenza lo porta ad essere il più coccolato dal padre e allo stesso tempo accresce l’invidia dei due fratellastri (che per le loro dimostrazioni di odio, vengono continuamente puniti). Il suo comportamento è irriverente ed ingrato, ma tutto gli viene costantemente perdonato. Alla morte del padre subentra Hindley, il quale, con la moglie Frances diventa praticamente tiranno in casa propria maltrattando Heathcliff e Catherine di conseguenza, impedendo in ogni modo che i due siano legati. Ma Catherine accetta la corte di un giovine signore, allora proprietario di T.G. Edgar Linton ed i due si sposano. A sua volta, per ripicca, Heathcliff si sposa con Isabella Linton e, morto Hindley, entra in possesso di W.H. comandando sulla moglie e sul nipote. La sua vendetta è molto lunga: Heathcliff vuole vendicarsi del fratellastro poiché egli non gli ha mai permesso di stare con Catherine (che nel frattempo, dando alla luce sua figlia, è morta). Vuole vendicarsene lasciando il legittimo erede morale Hareton senza nulla (ignorante e rozzo) e trovare un erede che erediti ogni cosa al posto suo. Ed Heathcliff un erede ce l’ha: Linton. In questo romanzo sembra proprio che non ci sia spazio per l’amore, quello vero, se escludiamo quello del povero Edgar per la moglie, dalla quale non è mai stato ricambiato. Non voglio ora recensire tutto il romanzo, poiché non mi piace svelare la trama, quindi mi fermo in questo punto.
Devo dire che è un peccato che la povera Emily Bronte abbia scritto un solo romanzo poiché mi ha tenuta incollata alle pagine, alla storia per due giorni, non potevo non finirlo. Quasi per un attimo ho creduto di trovarmi dinanzi a quei libri che raccontano la realtà nuda e cruda (quella dove il bene difficilmente ce la fa contro un male molto ben organizzato), invece poi… non dico di più! Leggetelo perché davvero merita, non solo per i contenuti ma anche e soprattutto per la bellezza dello stile, la scrittura fluida dell’autrice; sono convinta che vi piacerà tantissimo!

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