giovedì 22 settembre 2011

Malambo

Inizio: luglio 2009
Fine: agosto 2009

Lucia Charun Llescas, afroperuviana nata a Lima, prende spunto dal passato del suo Perù per scrivere questo romanzo, "perchè Nana, Malù, Martith, Cae, Mateo e Nano non dimentichino il fiume che parla".
L'opera è ambientata nel quartiere nero della Lima del 1600 che soffre l'importazione di schiavi dall'Africa. Il quartiere di Malambo, aldilà del fiume Rimac, dove tutto è cultura afro e perciò oscuro e temibile. La figura principale è quella del vecchio pittore Tomason, che si è rifugiato nella parte nera della città, per sentire di nuovo il fiume che parla (e che ascolta) e il rumore del tambor. Qui continua a dipingere per il suo "padrone" e anche per se stesso.
Nella parte della Lima ricca invece i commercianti di schiavi decidono quanti "pezzi di ebano" debbano andare ai vari proprietari. Le vite di diversi personaggi si intrecciano in una storia verosimile dove alla fine nessuno è veramente vincitore sull'altro, dove a tutti manca qualcosa e dove tutti, soprattutto i ricchi, dipendono da qualcosa. Una dei personaggi più significativi è sicuramente quello di Altagracia Maravillas, serva nera in casa di De la Piedra, l'unica che si dimostrerà capace (o almeno si spera) di dare amore. Perchè in questo romanzo quello che manca ai personaggi è l'amore, che non li sostiene, non li muove e non li coccola. Alle volte nella più cruda delle realtà la'more è un lusso.

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