mercoledì 21 settembre 2011

Niente asilo politico

Inizio: 21 marzo 2011
Fine: 25 marzo 2011

Tutti dovremmo leggere questo diario e per un attimo dovremmo vergognarci profondamente di essere italiani, dall'altro esserne orgogliosi. Dovremmo vergognarci per come lo Stato italiano ha trattato i suoi figli ed anche gli argentini che chiedevano aiuto: li ha ignorati, sacrificati in nome del dio potere, del dio affari. E' rimasto a guardare una tragedia consumarsi sotto gli occhi increduli di giornalisti ed attivisti ai quali, inoltre, si tentava costantemente di chiudere la bocca. E' rimasto sordo alle richieste di aiuto di famigliari distrutti in cerca dei loro figli rubati vigliaccamente nel cuore della notte; lo Stato italiano è andato avanti a giocare a golf con i peggiori di tutti, l'ammiraglio Massera e il nunzio Pio Laghi(e ai vari iscritti alla P2). Perchè anche la Chiesa ha chiuso gli occhi, finchè proprio proprio Giovanni Paolo II, davanti alle Madres, non ha potuto farne a meno.
Sall'altra parte dobbiamo essere orgogliosi che ENRICO CALAMAI è stato un italiano con gli attributi cubici e tanto pelo sullo stomaco, che a 26 anni s'è sobbracato sulle spalle la responsabilità di uno stato, quello italiano, e ha fatto tutto quello che era in suo potere per salvare quante più vite gli fosse possibile; contro il Console Generale, contro l'Ambasciatore italiano in Argentina, contro coloro che avevano chiuso l'ambasciata e rafforzato la sicurezza per non infastidire i dittatori, i militari e lo stato Italiano; contro tutti senza infrangere le regole ma usandole a suo favore, rischiando la vita in prima persona ha salvato le vite di migliaia di persone nei suoi 4 anni a Buenos Aires. Un uomo meraviglioso al quale molti devono la vita e ai quali lui dice "davvero? ho fatto quello che avrebbero fatto tutti". Ma non è vero, lui ha fatto la differenza, lo Schindler italiano. Questa persona stupenda ha reso un po' di dignità all'Italia, per il suo comportamento vigliacco in quegli anni. GRAZIE!

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