giovedì 22 settembre 2011

Tess dei d'Uberville

Inizio: 11 febbraio 2010
Fine: 25 febbraio 2010

Ragazzi che libro!
Prima di tutto ringrazio Eleclyah! Lei infatti ha scelto tra i non iniziati il libro che avrei dovuto leggere e la sua scelta (consapelvole) cadde su Tess dei d'Uberville. GRAZIE ELISA!!!
Da realista (pessimista) quale sono, una volta studiato Hardy alle superiori, comprai Tess. Da quel fatidico anno 2000 il libro è sempre rimasto in livbreria, tant'è che a distanza di anni non ricordavo nemmeno come fosse la storia! Poi Eleclya ha scelto per me e l'ho letto...
Semplicemente meraviglioso. Un inno al sacrificio, alla dignità, alla ferrea volontà! Che donna Tess! Divorato letteralmente in 2 settimane, questo splendido romanzo, realistico ahimè, non può non coinvolgere, non può non farci immedesimare. Una sola eroina Tess, un solo crudele destino. Non ci sono personaggi minori. C'è solo Tess, tutto il resto davanti al lettore scompare.
Un libro drammatico, triste, perchè Hardy non avrebbe potuto descrivere la realtà meglio di così! C'è compassione e pietà per Tess, costretta a subire un offesa che le sconvolgerà la vita, c'è pena per le sue vicessitudine, c'è ammirazione per il suo rimboccarsi le maniche e non chiedere nulla mai, ma non c'è mai speranza per Tess. Hardy ci fa capire che è decisamente meglio non sperare. Una visione forse troppo pessimistica ma assoultamente plausibile. Alle volte suona fastidioso Hardy, spezzandoci le ali dei sogni, dicendoci e anticipandoci cose che non ci possono far sperare, ma tutto questo aumenta il sublime (e anche il bello) di questo libro.
Un romanzo bellissimo chiudendo il quale, con gli occhi pieni delle parole di Tess sdraiata sull'altare di Stonehenge, non ho potuto che pensare alla vita. Alla quantità dei giorni che a ognuno di noi taccano (e toccheranno) e all'intensità con la quale possiamo viverli (qualità). Leggetelo, non voglio recensire la storia, riassumerla, leggetelo e basta. Ma quand anche lo facessi riassumerei solo la storia, mi sarebbe impossibile riassumere la dimensione spaventosamente umana di questo capolavoro!


Citazione pag 255:
"Però non mi sento del tutto tranquilla" diceva tra sè (Tess)"tutta questa fortuna potrebbe essermi fatta scontare in seguito da un bel po' di disgrazie. Così per lo più fa il Cielo... vorrei aver potuto disporre di comuni pubblicazioni!".

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