mercoledì 21 settembre 2011

Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, Il Ladro di fulmini

Inizio: 2 maggio 2011
Fine: 6 maggio 2011

Primo post dedicato alla  recensione del primo libro della saga di Percy Jackosn e gli Dei dell'Olimpo, creata dalla fantasia di Rick Riordan.
Come definire questa lettura? Simpatica, piacevole e… poco pretenziosa. Effettivamente dopo maghi, maghetti, vampiri e lupi mannari gli Dei dell’Olimpo mancavano all’appello delle creature magiche. Ci ha pensato Riordan.
Il libro è sicuramente ben riuscito, ma ha una grossa pecca: è scontato! Quando si utilizzano personaggi a carattere fisso (con vizi e virtù) come i cari amici di Pollon è molto difficile creare intrighi o colpi di scena. Gli Dei sono quelli che sono, i miti anche, non è che si possa variare. Percy non sa chi sia suo padre… ma trae forza dall’acqua; rimane vittima di un intrigo… e chi sarà mai il Dio a cui piace mettere zizzania? E poi… si capisce fin da subito chi è il vero cattivo che macchina tutto. Si capisce perfettamente non appena Percy mette piede nel regno di Ade. Insomma bastano veramente due nozioni di mitologia greca e la trama è sfatta. Ma andiamo con ordine. Percy è un ragazzino con qualche problema di adattamento, che ha già girato parecchie scuole. Anche in questa non sembra avere fortuna, però, perlomeno, ha un buon amico, Grover, è un professore che sembra credere in lui. La madre vive abbastanza lontano, con un nuovo compagno, visto che il papà di Percy, da buon marinaio, non ha prestato fede alla fedeltà (così si racconta). Un giorno però la vita di Percy viene sconvolta da un incontro molto ravvicinato con la professoressa Dodds per l’occasione trasformata in arpia… Percy viene così molto poco magicamente sbattuto in un camping per figli degli Dei, dove apprende di non essere l’unico a godere di tale privilegio. Scopre che l’amico Grover altro non è che un satiro di Pan e il professor Brunner, che tanto credeva in lui, altro non è che un centauro, Chirone per la precisione. Fa la conoscenza della simpatica Annabeth, figliastra di Atena e di altri ragazzi della casata di Marte (Ares) e del Dio Bacco, il buon vecchio Dioniso. Ma i guai del piccolo Percy sono appena cominciati: nello stupore generale gli viene affidato l’incarico del secolo, ritrovare il fulmine di Zeus, vigliaccamente rubato al legittimo proprietario e, che, se non verrà restituito entro il solstizio d’estate causerà una sanguinosissima guerra. L’Olimpo si schiera con Zeus e si crede che il colpevole sia Poseidone, geloso della supremazia del fratello. Atena però lo difende, Ade lo attacca. Ce la farà Percy a ritrovare il fulmine? È davvero stato Poseidone oppure il vecchio Ade spera che il suo regno si rinfoltisca di morti? Chi ci guadagna in tutto questo? Il truffatore viene smascherato, ma il problema si dimostra essere molto più grosso di quanto previsto, Olimpo e Terra sono davvero in pericolo, nonostante l'ira di Zeus sia stata placata.

Nessun commento:

Posta un commento